Alessio Vailati
Poesie Libri Riflessioni e Letture


Anche nella Poesia -come in ogni forma di arte- si possono individuare due elementi distinti: l'atto creativo e il fatto artistico. 
Al di là delle singole interpretazioni che si possano dare a ciascuno di questi momenti l'uno è imprescindibile per l'altro.  (Alessio Vailati)

LA POESIA

Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente ciò che gli è stato concesso di scrivere.

(Jorge Luis Borges)

Novità: 

"Luci da Oriente"

(Dalla quarta di copertina)

 Le luci che si accendono a Est sono le prime luci del giorno, quelle che rompono la cortina del buio: si affacciano al cielo debolmente ma rappresentano la promessa di un chiarore più forte, capace di ridefinire i contorni e rischiarare la via. Nel suo ultimo libro di poesie, «Luci da Oriente», Alessio Vailati apre così la riflessione sul destino dell’Uomo che cerca di resistere e di ritrovare la sua identità nell’asfittica e inesorabile morsa della realtà di tutti i giorni.

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(Dalla prefazione)

LUCI DA ORIENTE, la nuova silloge di Alessio Vailati, di una misura dinamicamente equilibrata e di una compostezza esemplare, ricostruisce con pacata eleganza un itinerario esistenziale che ha la precisione di un mosaico e la leggerezza di un arabesco. Il lettore appena avveduto ravvisa in questi versi cristallini la presenza di tematiche fondamentali, quelle che la vera poesia non trascura mai: domande appassionate a cui non seguono risposte del tutto sicure, riflessioni della mente e dell’anima vibratili come corde di violino (gli ‘arpeggi’ di Cardarelli filtrati dall’ermetismo più limpido), mòniti premurosi subito smorzati da una sorridente allusione e caute reticenze.

(Silvio Raffo)


Federico Migliorati su Spazio Libri (Il gazzettino nuovo)
Silvio Raffo (prefazione integrale) su Literary.it

 Elisabetta Brizio, Il Laborintus di Alessio Vailati

«Bibliomanie. Letterature, storiografie, semiotiche», 51, no. 16, giugno 2021, doi:10.48276/issn.2280-8833.5977 e Rebstein La dimora del tempo sospeso


Progetti per il futuro

Nel  prologo del libro "Orfeo ed Euridice" Orfeo si trovava al centro dei quattro elementi della natura: Acqua Aria Terra e Fuoco. Il primo di questi elementi è stato chiamato in causa nel libro "Il moto perpetuo dell'acqua". Ma il ciclo è già stato chiuso con altri libri ancora inediti : "Tempo alle nuvole" per l'Aria, "La mappa del dolore",  280 poesie civili per la Terra e "Vincent" 56 poesie dedicate al pittore V. Van Gogh per il Fuoco. 

"Lungo la muraglia"  (Bertoni Editore, 2020) è un libro che raccoglie un nucleo di poesie di moltissimi anni fa con qualche rara aggiunta ugualmente non recente. Il pensiero che lo sorregge non è quello delle ultime raccolte eppure questo libro restituisce una genuinità e una freschezza che forse con il tempo e con la maturità si sono perse. Già il titolo rimanda alla muraglia di montaliana memoria, senza i cocci aguzzi di bottiglia però. Questo per ribadire la mia salda predilezione per Montale, ora come allora. 
"Lungo la muraglia" si sviluppa in cinque sezioni: Stagioni e paesaggi, Lungo la muraglia, Ripartenze, Ritratti, Un cielo spoglio di città.


dalla sezione Ritratti

IV
ULISSE
Ho visto fiamme nei tuoi occhi
e un lampo d’orgoglio che si accende
quando il ricordo lentamente prende
la forma della tua giovinezza

e nelle rughe un’avventura e nei capelli
la traccia del tuo regno, una corona
e la forza di un corpo combattente
e l’astuzia e una malinconia.

Ho visto un sogno e un figlio e una sposa
ho visto mari e dee e mostri leggendari

che il destino nostro è un’Itaca pietrosa
dove presto torneremo. E partiremo ancora

Il moto perpetuo dell'acqua 

(Biblioteca dei Leoni, 2020, pref. Paolo Ruffilli)

(Dalla Prefazione)
Le poesie di Alessio Vailati tendono a significare una reciproca compenetrazione tra paesaggio naturale e mondo umano, a partire dalla vivida dominante del mare nella prima parte della raccolta e fino alla compresenza dell'intervento degli uomini con le loro costruzioni nella parte conclusiva.  Il "moto perpetuo dell'acqua" è l'inevitabile scorrere che lo caratterizza, che è poi anche lo scorrere implacabile del tempo, a segnare l'origine e il principio stesso della vita e, nello stesso tempo, il suo procedere sempre e comunque nell'evoluzione, il suo trasformarsi nella direzione della continuazione, per noi della storia e per il cosmo della sua espansione. Tema centrale in tutta la raccolta è, dentro l'apparente silenzio, il contorno o perimetro dei "panorami", l'altrove: termine ineludibile del confronto, enigma esistenziale, l'altra faccia della medaglia, la traccia dell'assenza in cui precipitano attese e dubbi. Il fascino risiede in primo luogo nella scrittura e in quella incantata limpidezza di linguaggio che rinnova nel miracolo ogni volta la trasparenza aurea della realtà che si rivela come una splendida sfinge, che ci affascina e intanto suscita domande senza risposta.

(P. Ruffilli)

Deborah Benigni in Literary.it
Sebastiano Aglieco in Compitu Re Vivi
Antonio Spagnuolo su Poetrydream
Elisabetta Brizio su Italian Poetry.it e Literary.it
Marisa Cecchetti su Tellusfolio
Elisa Davoglio su Literary.it
Luciano Nanni su Literary.it
Flavia Buldrini su Literary.it
Pasquale Vitagliano su Neobar.it
Fabrizio Bregoli presenta la poesia "Clessidra" su "Poeti Oggi"
Deborah Mega su "Limina mundi" propone selezione di poesie
Nicoletta Corsalini su Literary.it
Nazario Pardini sul blog Alla volta di Leucade
Ginevra Grisi su Literary.it
Pierangela Rossi sul quotidiano Avvenire (del 30.03.2021)
Paolo Gera su Casamatta n.3 maggio 2021
Federico Migliorati, su Spazio libri (Il gazzettino nuovo) e su Impresa Bresciana

Emma di Rao su "Il moto perpetuo dell'acqua"
[...] versi di grande pregio letterario! La cifra de " Il moto perpetuo dell'acqua" è sicuramente la limpidezza espressiva che si carica di ulteriori significati. Montale è, in questa raccolta poetica, una suggestione, forse anche un paradigma esemplare, ma l'iter poetico si snoda poi in modo originale verso risultati del tutto innovativi e personali.

Il Moto perpetuo dell'acqua : video-intervista su Circolare Poesia - A tu per tu con... 

Piccolo canzoniere privato

(Controluna edizioni, 2018)

Silloge vincitrice del premio "Poeti e narratori per caso", 2019 e finalista al premio Marineo 2018 per le categorie libri editi di poesia, in "Piccolo canzoniere privato"  le vicende e l’esperienza individuali costituiscono lo spunto iniziale per sviluppare una serie di riflessioni più profonde: il microcosmo personale e privato si confronta con il macrocosmo divenendone infine parte integrante e imprescindibile.

La riflessione pone l’accento sui grandi temi con cui da sempre l’umanità si è dovuta raffrontare nel tentativo di dare un senso all’esistenza, di contestualizzare la propria presenza all’interno di quel sistema di leggi universali che regolano la Natura, intesa come insieme complessivo di fenomeni, di forze, di esseri viventi e cose inanimate, legati gli uni agli altri da trame invisibili, a volte imperscrutabili.

Sulla lemniscata - L'ombra della luce

(La Vita Felice, 2017) 

Dalla prefazione di Diana Battaggia

"Nel percorso poetico di Alessio Vailati si ravvede un intreccio di linee, corde e fili che tesse la trama fitta della sua poesia, dove l’ordito è la pacata e profonda riflessione. 
Sulla lemniscata presenta un’architettura a piramide al cui vertice si posiziona la luce della Verità, ambita meta che offre la chiave di lettura dell’intero universo. La tensione è elevata, ma comprendere come la Luce possa scadere in ombra, quando a contatto con il mondo reale, la materia, gli oggetti e la ragione umana, genera quesiti come «Dov’è la traccia che divide/ il pensiero generante e il generato?». 
Al fine di determinare la presenza nascosta della luce, è interessante la scelta dell’autore di riferirsi spesso a vetri, specchi, finestre: elementi materici che modificano il raggio e mediano bagliori, riflessi, riverberi. Significativa la capacità di dipingere quinte paesaggistiche con delicatezza e tratti impressionisti.
Nella sequenza dubitativa, resa da Vailati con estrema eleganza e avanzata ricerca linguistica, affiora con sempre maggiore evidenza un rapporto di relazione certo, di equilibrio in opposizione alle inquietudini: è un tu rivolto all’amata – pensiamo – ma potrebbe coinvolgere una qualsiasi altra entità a cui appellarsi per sconfiggere precarietà e solitudine." 

Sulla via del labirinto 

(L'Arcolaio, 2010)


Dalla prefazione di Anila Resuli
L’irraggiungibile uscita dal labirinto.

  «Fra le calli è il labirinto / […] e di te più manca il filo» «filatrice bella, non amorevole, Arianna»; così, la raccolta di Alessio Vailati è un continuo rimando al mito del Minotauro, quando Teseo riuscì a tornare indietro dal labirinto, una volta sconfitto il mostro, proprio grazie al filo di Arianna. Se non fosse che qui, a differenza del filo di Arianna, non vi è che una vana speranza. 

 

Delicata, a tratti quasi petrarchesca, questa raccolta è così impostata come fosse un’unica intera poesia, divisa in più parti; il continuo della eco ad ogni ultimo verso trova giusto approdo all’inizio del verso della poesia successiva; quasi non vi fossero pause, quasi l’attesa della fine fosse infinita. Forse quanto l’attesa di quest’uscita dal labirinto? Eppure nella ricerca, in questo «ordine-disordine» di mancanze, non vi è che vita. Pure nell’immancabile assenza, la presenza dell’amata è viva, animata ma silenziosa, «vita, dispiegata in un mistero».

L'eco dell'ultima corda

(Lietocolle, 2008) 

Dalla prefazione di Stefania Crema

"Questo libro di poesia è in realtà un viaggio che ci porterà a conoscere un po' più da vicino certi strani legami, ci renderà edotti di correlazioni tra il piccolo mondo che portiamo con noi, quello più grande che ci ospita e quello immenso che ci osserva da lontananze abissali. 
[…]
Sfruttando modalità espressive totalmente innovative, la metafora di Orfeo ed Euridice diventa la chiave per affrontare il problema dell'esistenza e delle possibilità di riscatto poetico attraverso l'evasione in un altrove, in un virtuale spazio dell'anima prima che del corpo.
Vailati ci fa accedere a tale dimensione consentendoci di scavalcare i condizionamenti di una società che si illude di trovare nella razionalità le risposte ai suoi problemi. Questo altrove si configura innanzitutto come spazio aperto, traslato di libertà che, con il suo dilatarsi ampio sulla sfera dell'orizzonte, allude alla spazialità seducente dell'apertura alla natura". 

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